Lolo Martín (Las Palmas de Gran Canaria, 1985) è attore, regista e sceneggiatore. Diplomato in Regia e Produzione di Cinema, Video e TV per la Università Politecnica di Catalonia.
Sviluppa la sua carriera artística in cinema, teatro e TV ed è Fortunato di lavorare con grandissimi professionali di tutti i mezzi come Peter Sellars, Willy Decker, Santiago Segura, Teodor Currentzis, Frank Spano, José Corbacho, Alejo Pérez, José Carlos Plaza, Emilio Aragón o Eduardo Blanco, tra altri.
A livello attorale, in Spagna risaltano le sue recite nei lungometraggi “La máquina de bailar”, "Un millón de euros", “El viaje de Penélope”, le serie TV “SMS”, "Gym Tony", "La que se avecina", “Becarios”, “Aída”, “Los Serrano”, “Yo soy Bea”, “Hospital central” e più di una ventina di montaggi teatrali tra i quali sottoliniamo “La bella e la bestia”, “Il gatto con gli stivali” o “El brazo derecho y el pie izquierdo”.
Internazionalemente recita in due superproduzioni, “The Indian Queen” (USA-Russia-Spagna) e “Death in Venice” (Germania-Spagna), gira il lungometraggio “Hora menos” (Venezuela), i commerciali “Licor 43 Minibeer” (Brasile) e Vodafone Red Village (India) e lavora nello spettacolo di danza-teatro “Reminiscenze” (Svizzera).
Come regista di scena dirige “La signorina Julie” di August Strindberg (premiere nel Teatro Arenal di Madrid), “Fando e Lis” di Fernando Arrabal (premiere nel Espacio Cultural La Victoria), “Que viene Obama” (premiere nel Teatro Galileo de Madrid) e “Loca Academia de inglés” (premiere nel Teatro Tú de Madrid) scritti da sè stesso, e i microshows “Oh my God!” e “Loco examen de inglés”.
Per il cinema scrive e codirige assieme a José Da Vimar il cortometraggio “Así es mejor”, scrive e dirige da solo il documentario “La vita continua”, i video istituzionali “Voluntarios Ciudad Lineal” (Comune di Madrid) e “Feliz Navidad” (Intercentros Ballesol) e il clip di videoarte “The warrior”.
È nominato come attore nei Rome Web Awards e nel Rio Web Fest per il suo ruolo nella serie “Sayón: The executioner” e il suo montaggio teatrale “La signorina Julie” è anche stato nominato in vari festival spagnoli. In 2009 vinse il premio di romanzo breve INPA per la sua storia “128 azulejos”.
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